I semi delle specie di interesse, perché oggetto di studio, per la conservazione ex situ o per la produzione di individui da introdurre come collezione in vivo presso l’Orto Botanico o in aree da rinaturalizzare, sono acquisiti mediante campagne annuali o pluriennali di raccolta in campo.
La banca del Germoplasma dispone di un laboratorio, ubicato al pian terreno della banca stessa, predisposto per la pulizia dei semi. La pulizia dei semi viene realizzata successivamente al superamento di un periodo di quarantena e ad un eventuale periodo di post-maturazione.
La deidratazione avviene in dry-room. Si tratta di una stanza in cui i parametri di temperatura e umidità sono costantemente mantenuti a valori pari rispettivamente a 18˚C e 15%.
In questo modo si raggiungono nel seme le condizioni di umidità ottimali per la sua conservazione. Il tempo che si impiega per raggiungere tale livello di umidità varia a seconda delle caratteristiche morfologiche del seme stesso. La completa deidratazione del seme viene verificata per mezzo di ripetute pesature del lotto di semi.
I test di germinazione vengono condotti al fine di studiare la biologia riproduttiva delle specie oggetto d’indagine e permettono di elaborare protocolli di germinazione, indispensabili per l’eventuale moltiplicazione in vivaio. Tali esperienze sono particolarmente utili nel caso si mettano in atto progetti di recupero di popolazioni naturali in rarefazione o scomparse.
Tutti i test di germinazione avvengono in ambiente controllato all'interno di camere di crescita o germinatoi, in cui vengono mantenute condizioni di luce, temperatura e umidità ottimali.
I lotti di semi sono stoccati all’interno di contenitori in vetro e conservati in congelatore ad una temperatura compresa fra i -18 e i -22˚C.
Al fine di garantire uno stoccaggio di lunga durata è importante controllare e monitorare l’umidità che rappresenta il parametro più delicato per la buona conservazione dei semi. Tale controllo viene effettuato ponendo all’interno dei contenitori granuli di gel di silice, un indicatore dell’umidità, che quindi permette di verificare l’effettiva ermeticità dei contenitori .
Ogni lotto di seme è diviso in due sottolotti; il primo, detto “collezione di base” o “basement” rappresenta il lotto di seme destinato a lunga conservazione nella banca. Il secondo, detto “collezione attiva” o “active”, può essere invece utilizzato per prove di germinazione, moltiplicazione, reintroduzioni o scambi con altre banche del germoplasma.
Le specie ritenute di particolare interesse per le attività della Banca del Germoplasma o dell’Orto Botanico vengono moltiplicate nelle due serre a disposizione dell’Orto Botanico in contenitori e su substrati idonei a garantire il loro sviluppo. In questo modo si costituisce una collezione che sarà utilizzabile per studi sullo sviluppo della specie oggetto d’indagine, per opere di reintroduzione in natura o per la coltivazione in aiuole presso l’Orto Botanico.
I substrati e le condizioni ambientali nelle quali le plantule si svilupperanno vengono scelti in relazione alle esigenze e alle condizioni naturali di sviluppo della specie. In questo modo è possibile, dopo un periodo più o meno lungo di osservazioni post-trapianto, elaborare un protocollo di moltiplicazione della specie.
Pubblicazioni Biondi E., Pinzi M. & Bianchelli M. – La flora della Selva di Gallignano – Primo volume de “I Quaderni della Selva”. 2003. Biondi E. – La Selva di Gallignano, un percorso ricco di emozioni. 2003. Biondi E. & Allegrezza M. - L'ambiente della Selva di Gallignano - Secondo volume de "I Quaderni della Selva". 2004 Biondi E., Morbidoni M. – Biodiversità delle Marche – Terzo volume de “I Quaderni della Selva”. 2011 Biondi E., Galiè M., Bianchelli M., Morbidoni M. – Le collezioni in vivo dell’Orto Botanico “Selva di Gallignano” come strumento di divulgazione della cultura scientifica, con particolare attenzione alla didattica per scuole di ogni ordine e grado e per la cittadinanza. Incontro annuale Gruppo Orti Botanici e Giardini storici - Società Botanica Italiana 16 Aprile 2011, Reggia di Colorno, Colorno (Parma). Biondi E., Bianchelli M., Galiè M., Morbidoni M. - Banca del Germoplasma per la conservazione ex-situ delle specie anfiadriatiche (Anfiadriatic species seed bank) – Studi Trentini di Scienze Naturali 90 (2012): 63-70. Museo Tridentino di Scienze Naturali, Trento. Galiè M., Bianchelli M., Soriano P., Estrelles E., Biondi E. - Prove per il recupero del germoplasma di graminacee autoctone di praterie secondarie dell’Appennino calcareo. XX Congresso SItE - “Sapienza” Università di Roma. 27-30 Settembre 2010. Galiè M., Bianchelli M., Soriano P., Estrelles E., Biondi E. - Conservative management of secondary grasslands of North-Central Apennines (Italy): recovery of autochthonous grasses germplasm. 34th Symposium of Eastern Alpine and Dinaric Society for Vegetation Ecology Camerino (Marches, central Italy), 24-28 May 2011. Galiè M., Bianchelli M., Soriano P., Estrelles E., Biondi E. Studies for conservation and multiplication of autochthonous germplasm of some grasses of Central Apennines (Italy) secondary grasslands. Global Strategy for Plant Conservation, First International Symposium of the FIP – Valencia 13th-17th September 2011 – Botanical Garden, University of Valencia. Morbidoni M., Estrelles E., Soriano P., Martinez-Solis I., Biondi E. – Effetti dei fattori ambientali sulla germinazione di Anthyllis barba-jovis L. Plant Biosystems, Vol. 142, No. 2, pp. 275 – 286. 2008. Soriano P., Estrelles E., Bianchelli M., Galiè M. & Biondi E. - Conservation aspects for chasmophytic species: Phenological behavior and seed strategies of the Central Apennine threatened endemism Moehringia papulosa Bertol. Plant Biosystems, Vol. 146 No. 1, pp. 143 - 152.
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